E' un dato di fatto, la protesta sui flussi migratori ha amplificato le crepe della politica europea con grande soddisfazione di Salvini nell'aver saputo fare il lavoro sporco evitato da Renzi: farsi rispettare dai partner europei e bloccare gli sbarchi.

La Spagna intanto si è offerta di aprire i suoi porti, un gesto lodevole e tempestivo ma anche utile. Di fatto la Spagna, qualora intendesse farsi carico  dei prossimi sbarchi, potrebbe ottenere dall'UE condizioni economiche e logistiche più vantaggiose di quelle riconosciute all'Italia. Per ora, il nostro premier Conte ha incassato i ringraziamenti dei parner che valgono però quanto una pacca sulla spalla. Purtroppo i discorsi sugli utili sono necessari  e nel nostro caso ancor più visto che la coperta finanziaria italiana è corta sia per il presente che per il prossimo futuro. Una situazione amplificata  dalla ormai cronica crescita zero. Nascere in Italia è un impresa biblica, sarà per la paura del futuro o altro, resta il fatto che il Presidente dell'INPS Tito Boeri ha dichiarato che i flussi migratori sono vitali come una sacca di sangue per un moribondo. Parole criticate dalla sinistra per la troppa attenzione ai soli risvolti economici e dalla destra per il linguaggio ritenuto tendeziosamente politico. 

Barcamenarsi tra le leggi dei numeri ed il senso di umanità richiede un timoniere che sappia condurci verso un clima sereno in un momento storico in cui vi è la tendenza, come per il meteo del pianeta, all'aumento della pressione nelle relazioni internazionali. Vedremo cosa indicherà il "barometro Italia" con il varo del Decreto dignità dei lavoratori e delle imprese. Un documento che le sigle sindacali dovranno analizzare e che noi approfondiremo nei prossimi giorni.